La città invisibile, costruita come regno del legno divino. Un anfiteatro, costruito per la messa in scena dei nostri sogni inebrianti, per il culto della nostra stessa essenza - come un incrocio di riti in cui l'opulenza è celebrata come religione. L'incenso che brilla di passione negli occhi scuri. Una lettera d'amore così lunga da riempire un'intera biblioteca. L'intimità di una rosa sbocciata, la metà mancante di una mela, il potere gentile del legno di cedro, la tentazione mortale del mughetto. Un fiume di passione che scorre nel mezzo di una città. L'oud cambogiano maturo entra nel nostro olfatto come una regina che passeggia a corte accompagnata da un gong, lasciando una scia più preziosa dell'oro. Benvenuti ad Alessandria: il più bell'assedio della storia.